La risposta ad un interpello dell’Agenzia delle Entrate del 21 marzo 2024 n. 73 ha chiarito la disciplina,
applicabile a partire dal periodo d’imposta in corso al 22 giugno 2022, relativa alla correzione degli errori
contabili per i soggetti che adottano il principio di derivazione rafforzata e sottopongono il bilancio a revisione
legale in base al DL 73/2022 e alla L. 197/2022.
La nuova procedura si applica agli errori corretti nel 2022, relativi a componenti di reddito di esercizi
precedenti, che avrebbero dovuto essere riconosciuti nel modello REDDITI 2023.
La procedura si riferisce agli errori contabili riconosciuti come tali secondo i principi contabili,
indipendentemente dalla loro rilevanza, ma non si applica agli errori derivanti da una non corretta
applicazione delle norme fiscali.
Le poste correttive rilevano fiscalmente nell’esercizio in cui viene operata la correzione, senza necessità di
presentare una dichiarazione integrativa per il periodo d’imposta in cui è stato commesso l’errore. Tuttavia,
continuano ad applicarsi le norme che limitano la deducibilità dei componenti negativi di reddito.
Le poste derivanti dalla correzione degli errori contabili sono irrilevanti ai fini dell’ACE. La base ACE deve
essere determinata con dichiarazioni integrative per i periodi d’imposta interessati dagli errori.